giovedì 13 gennaio 2011

Ma dove è finita la musica di oggi............ e tu cosa ascolti?

Walter Gatti, grande scrittore di musica,  ha intitolato un suo libro "Help il grido del rock" dove raccoglie in fondo quelle che sono state le domande e i sentimenti più profondi usciti tra gli anni sessanta eottanta in alcuni grandi artisti che hanno fatto la storia del rock e dunque della carne e del sangue a cui la mia generazione si è alimentata in modo anche cannibalesco  a volte ma con forte slancio sincero e che spesso ci ha dato tante emozioni e una passione per la musica infinita.    Ma sono partito dal libro perchè mi è venuto spontaneo cambiare il titolo in Help il grido dell'assenza. Non so voi ma io non riesco ad ascoltare, ormai da troppi decenni, la stragrande maggioranza della musica prodotta.  Se tolgo gli amati mostri sacri della chitarra (che è il miuo strumento) Steve Vai, Satriani, Petrucci, Gilbert, Eric Jhonson e via mi ritrovo in una solitudine musicale che solo  il vizioso e incallito ascolto degli album della  musica,  che chiamo della memoria,   riesce a darmi conforto e accompagnarmi come un tempo.  E' un grido e basta quindi non vado oltre ma se qualcuno mi propone qualcosa di bello sono interessato all'ascolto.  Attenzione non ho bruciato tutto quello che c'è oggi ma o c'è troppo sintetico o all'opposto troppa ricerca del  raffinato e scic, roba da pelo raso.
Allora per chiudere,  restando in tema di nostalgia,  metto qualche foto delle moto che ho avuto e che ho.   Ma guarda che caso la più recente è del 1984.
Ciao fratello
Gli album della memoria sono pubblicati qui di fianco




mercoledì 5 gennaio 2011

SWEET COMUNION OF THE ART

DOLCE COMUNIONE DELL’ARTE

L’arte e la musica, al pari del “Bacio” di Judee Sill, sono la carne e il sangue di una Cominione che rende ciascuno di noi strumento di bellezza o di grido all’Infinito perché la felicità si compia.  L’amicizia fraterna tra me e Poldo (Stefano Pavarini) ha generato e continua a a far emergere, attraverso la pittura e la musica,  questo nostro grido povero a metà tra fragilità dolorosa e ottenebrata e miracolo della  luce scoperta.  Per questo metto due contributi visivi, uno mio e uno di Poldo.
“Fatti schiavo”  - Massimo D’Andolfi – 1984



 "Cross of Light"  -  Stefano Pavarini  - 2010

Ho preso dal Blog di Poldo questo suo ultimo post


Da un po' di tempo fino ad oggi, oltre alla pittura è rinato in me l'interesse per la musica sperimentale: poldotronix è il nome di questo viaggio. Evidente il debito nei confronti di Robert Fripp e i suoi Frippertronix. Si tratta di un viaggio fatto anche insieme ad amici, quali Roberto "Stanga" Rossi. Lui è chitarrista avant-jazz, sperimentatore elettronico-con lui abbiamo da tempo avviato l'esperienza in duo Washburn Project, che è culminata nella performance allo Zang di Crema. Memorabile fu la "Suite per Poldo" di Massimo"Magoo" D'Andolfi. Stanga musicò i versi testoriani di Massimo creando un cortocircuito tra musica elettronica e poesia esistenziale. Poi ci sono state varie session di Poldotronix in solitario e con Kep Capuzzoni, chitarrista di scuola bluegrass, convertitosi al verbo di Jerry Garcia e alla psichedelia. Con lui abbiamo fatto registrazioni casalinghe che poi sono sfociate in mie post- produzioni. Sul sito myspace.com/poldotronix potrete trovare qualche esempio di musica poldotronica. Un misto di storia profonda ed elettronica, drones meditativi e dissonanze. Gli strumenti sono di solito Kaossillator, piano Fender Rhodes e Fender Strato.
La foto che vedete, che è il simbolo di poldotronix è un'immagine della croce mutilata di Poasco. Ovvero la famose croce al neon di Poasco dove un braccio si è spento.Mi sembrava un segno del disagio che da sempre unifica me e le menti malate dei miei amici. Buon ascolto!